Percorso della legalità,per non dimenticare i due giudici che hanno perso la vita per la lotta alla mafia
26 luglio-Percorsi di legalità nella memoria del Salento
Start up ore 21, 30
Percorsi di legalità a Corigliano d’Otranto.
Appuntamento con l’amministrazione comunale di Corigliano d’Otranto, con l’assessorato alle politiche giovanili, nel convegno denominato “percorsi di legalità nella memoria Salento libero dalle ecomafie Interverranno: Ada Fiore – Sindaco di Corigliano d’Otranto. Tommaso Condò – Assessore alle Politiche giovanili. Elsa Valeria Mignone – Sostituto Procuratore della Repubblica di Lecce. Matilde Montinaro – Nomeni per Antonio Montinaro. Sabrina Metrangola – Familiari Vittime della Mafia (Figlia di Renata Fonte) Maurizio Pallante – Fondatore del Movimento per la Decrescita felice ed autore del libro “Monasteri del terzo millennio” Alessandro Cobianchi – Presidente Libera Puglia. Walter Rondini – Presidente Legambiente Lecce. La Cooperativa Korianì, da anni impegnata nella collaborazione con “LiberaTerra Puglia”, proporrà sulle Terrazze del Castello di Corigliano, “Menu di Legalità” , mix di sapori e profumi pugliesi e siciliani, modalità eno-gastronomica, in continuità con il recente Primo premio “Antonio Montinaro”, figura sintesi di salentinità e sicilianità in ogni istante del suo impegno fino al sacrificio. In contemporanea “Legalità tra i tavoli”, letture e riflessioni di Cosimo Guarini (Scena Studio). Il progetto nasce per ricordare le ricorrenze del 23 maggio e del 19 luglio, in memoria delle stragi che videro vittime i Giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, uomini e donne delle rispettive scorte, continuano ad essere, nell’esperienza di “PERCORSI DI LEGALITA’ NELLA MEMORIA”, punto di partenza per una prospettiva di legalità con cui guardare alla storia futura. La conoscenza della storia della lotta alla mafia è presupposto essenziale per “Attivare percorsi virtuosi “, di responsabilità e impegno del cittadino e soprattutto di giovani protagonisti, per un fisiologico ricambio generazionale nei ruoli di responsabilità, all’insegna della legalità. “È la ‘cultura della legalità’, l’infrastruttura su cui costruire nuovi ruoli di un vivere responsabile”. “Rievocazione, riflessione, responsabilità. Tre R sintetizzano l’obiettivo dell’intera manifestazione, che nel 2011 costituì primo atto di un’esperienza che ancora oggi continua ad essere collante tra associazioni di giovani sparse sul territorio per la promozione della cultura non mafiosa e le più note già impegnate in questa missione: Join, Liberamente, Nomeni per Antonio Montinaro, Libera-Puglia, Avviso Pubblico, Associazione Familiari Vittime della mafia. Purtroppo l’eplilgo attuale che caratterizza la continua scoperta di enormi quantità di “rifiuti sepolti” nelle viscere della terra salentina e non solo in questa, stimola una indispensabile riflessione sul sistema mafioso infiltratosi nel business dei rifiuti, delle complicità e delle connivenze, del sacrificio di uomini e donne delle istituzioni nell’espletamento dell’esercizio rievocando la figura di Renata Fonte, madre ed amministratrice simbolo per il Salento e per il paese Italia, nel 30simo anniversario dell’efferato omicidio, conseguenza dell’eroica opposizione alla collusione politico-mafiosa per lo sfruttamento del paesaggio neretino.. Uomini e donne della Cultura, delle Istituzioni, delle Associazioni impegnate e rappresentanti dei cittadini, insieme per sottoscrivere idealmente un documento unico: SALENTO LIBERO DALLE ECOMAFIE. La presenza e la partecipazione all’incontro, diventa tangibile segno di condivisione e sostegno al gran lavoro svolto dai protagonisti della serata nei diversi ambiti di impegno ed al tempo stesso momento di opposizione alle mafie nei suoi molteplici aspetti. Maria de Giovanni