Dichiarazione sulla R.S.A “LA FONTANELLA” di SOLETO
di: don Luca Matteo,concittadino soletano, Vicario Parrocchiale presso la Parrocchia “San Nicola” in Corigliano d’Otranto.
In questi giorni ho taciuto non per vigliaccheria, ma per radiografare con oculatezza la situazione della RSA “La Fontanella” di Soleto. E’ facile emettere sentenze di condanna in una situazione di emergenza, è facile in un batter d’occhio cancellare l’operato di chi con sacrificio e spirito di abnegazione si è speso per anni per stare al fianco degli anziani quotidianamente. D’altro canto si tratta di una struttura con 100 posti letto! Non è semplice, non è facile, capisco la difficoltà da parte di un parente nell’impossibilità immediata di avere risposte sull’assistito, capisco l’agitazione e il nervosismo dinnanzi all’impotenza di risolvere nell’immediato i problemi che sopratutto nei primi giorni riaffioravano, ma non comprendo l’arroganza e la maldicenza che ha rasentato la calunnia di certuni. Il rispetto prima di tutto. Non è tempo di fare polemiche, non è tempo di fare bilanci consuntivi, non è tempo di emettere sentenze di condanna, non è tempo di sparare a zero. Ce lo ricorda anche la canzone di Fabrizio Moro: “Pensa prima di sparare. Pensa prima di dire e di giudicare, prova a pensare”. E’ tempo di rimboccarsi le maniche, è tempo di attivare strategie tali che spingano tutti noi a soluzioni alternative in vista del bene dei nostri anziani. I mezzi e gli strumenti sono tanti: aderire all’appello di soccorso dando la propria adesione, adoperarsi attraverso i canali istituzionali come volontari, pregare, etc. Mi congratulo personalmente, in quanto cittadino soletano, per la caparbietà del nostro Sindaco, Graziano Vantaggiato, nell’affrontare personalmente lo stato di emergenza. Ringrazio il dott. Rodolfo Rollo, Direttore Generale ASL di Lecce, che si è attivato subito per dare prosieguo all’Ordinanza emessa dal Sindaco nei giorni pregressi. Vi chiedo una maggiore vicinanza, se pur virtuale in questo momento storico che stiamo vivendo, per l’Amministratore unico, don Vittorio, che con spirito di sacrifico, di abnegazione e con tutti i difetti possibili e immaginabili, ha investito tutto quanto di se stesso, su un piano umano ed economico, per lasciare un’opera all’avanguardia per la comunità soletana e non solo. Vi comunico una confidenza: molti sanno che compito primario di Don Vittorio nell’arco della sua vita sacerdotale è stato quello di esercitare il ministero sacerdotale tra i militari in quanto Cappellano militare; si è congedato con il grado di Generale, vi assicuro che tutti i suoi risparmi e tutti i suoi stipendi sono stati e sono fino ad oggi investiti sulla struttura, per la struttura. Poteva fare altre scelte, se lo poteva permettere, invece, no. Ora, non si tratta di tessere gli elogi di una persona, ma di comprendere il lavoro dietro le quinte, dietro il mantello di Arlecchino, che è fondamentale per la riuscita dello spettacolo teatrale. Infine, mi preme rivolgere un vivo ringraziamento a tutti gli Operatori Sanitari, medici, infermieri, OSS, volontari, alla Coordinatrice della Struttura, dr. Federica Cantone, che con spirito di sacrifico e abnegazione si dedicano per continuare a stare al fianco degli anziani assistendoli. Sant’Antonio e Maria, Madonna delle Grazie, intercedete per noi!