Donna di Melendugno “non ho soldi per comprare l’acqua, ora devo pagare 500 euro di multa per essere andata ala fontana pubblica di San Foca”.
Storia che ha davvero l’incredibile, quella accaduta a una donna di Melendugno, indigente, che vive negli alloggi popolari, le sue uniche entrate economiche: una pensione di invalidità. Non aveva soldi a sufficienza per comprare il necessario e perciò’ si è spostata nella marina di San Foca, dove c’è una fontana con dell’acqua buonissima. Migliore rispetto a quella di Melendugno, che combatte con il solito problema dell’acqua rossa. Comunque, stando al racconto della donna, si trovava in macchina con il marito ed erano quasi arrivati, in macchina avevano una decina di damigiane da riempire. Ma il viaggio è costato caro, perché la coppia fermata dalla GDF è stata multata di oltre 500 euro . Sembra paradossale, se si pensa che la coppia vive nel comune di Melendugno e teoricamente stando al decreto vigente, potrebbe per motivi di necessità spostarsi , non si comprende la natura del verbale. Al netto della situazione, la donna non ci sta e nomina subito un avvocato per essere tutelata, ma soprattutto affinché lo stesso possa portare di fronte alle autorità , le motivazioni espresse sull’autocertificazione. L’acqua una volta era un bene primario, sono forse cambiate le regole? E ancora: se una donna pur avendo una piccola somma di denaro, decide di comprare altre derrate e riempire l’acqua dalla fontana pubblica è reato? Domande queste a cui si spera , presto l’avvocato Giampaolo Potì possa dare una risposta. Certo è , che con oltre 500 euro ,somma inflitta alla donna chissà quanta acqua avrebbe potuto comprare. Ecco, queste sono alcune vicende di ordinaria amministrazione al tempo del Corona Virus, quando la solidarietà taglia traguardi e soprattutto unisce il globo, una donna per il solo fatto di essersi spostata a prendere acqua deve pagare una multa.
La redazione