Maria De Giovanni riceve il premio alla Cultura della Solidarietà a Casarano
Un altro riconoscimento molto importante è stato conferito qualche giorno fa alla salentina Maria De Giovanni, la salentina di Borgagne è stata insignita del premio Gabriele D’Annunzio promosso dall’omonimo circolo culturale Gabriele D’Annunzio di Casarano presieduto da Maria Nuccio. La De Giovanni è stata premiata per la “ cultura della solidarietà”. Si legge nella motivazione :<< Commendatore ordine al merito della Repubblica italiana, già Ufficiale al merito, scrittrice, Presidente dell’associazione Sunrise Onlus: per aver ideato e realizzato il progetto sanitario, “il mare di tutti” che offre gratuitamente alle persone di tutta Italia con gravi disabilità neurologiche : sclerosi multipla, Sla, Parkinson un servizio di fisioterapia a mare. Per l’impegno sociale con cui si prodiga nell’opera di conoscenza e approfondimento della complessità delle patologie neurologiche di carattere sociale, attraverso la divulgazione delle sue opere editoriali. Per aver messo con coraggio altruismo a servizio della collettività la propria esperienza esistenziale, attraverso la sua testimonianza di donna attivamente inserita nel contesto sociale pur essendo colpita dalla grave disabilità neurologica: sclerosi multipla, per aver innescato un processo virtuoso di attenzione e riflessione che favorisce e promuove la cultura della solidarietà verso il prossimo e l’altrui sofferenza>>. Insomma premi e riconoscimenti per Maria che arrivano da tutta Italia, che riconosce di fatto la sua generosità e la sua lotta per difendere i diritti delle persone più fragili e bisognose d’aiuto.<< Sono molto felice di questo premio che identifica il merito, valore in cui io credo moltissimo, perché figlio del sacrificio e della fatica. E, quando la società, in questo caso la commissione del premio D’Annunzio ne riconosce l’autenticità e l’impegno , allora vuol dire che la giustizia e la verità vinceranno sempre , a tutela di chi voce non ha>>. Parole accorate quelle di Maria che riceve l’ennesimo riconoscimento, in una serata speciale , di piena estate in cui i diritti e la cultura sono oltre la malattia con cui deve convivere quotidianamente , ma che lei con grande forza e coraggio combatte.