A Lecce convegno nazionale di archeozoologia all’Università del Salento
La relazione uomo-animali nella storia
nell’ottavo convegno nazionale di archeozoologia
studiosi a Lecce in rettorato dall’11 al 14 novembre
Si svolgerà a Lecce, nella sala conferenze del Rettorato dell’Università del Salento dall’11 al 14 novembre 2015, l’ottavo Convegno Nazionale di Archeozoologia, organizzato dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Ateneo salentino e dall’Associazione Italiana di ArcheoZoologia (Aiaz). Aperto dalle autorità istituzionali (11 novembre, ore 10.30) e dalla conferenza introduttiva del professor Francesco D’Andria (11 novembre, ore 12) su “Il Ploutonion di Hierapolis: animali e culti alla porta degli Inferi”, il convegno – a cura del professor Jacopo De Grossi Mazzorin, associato di Archeozoologia – si concentrerà sulla relazione tra uomo e animali nella storia. L’archeozoologia, infatti, utilizza i resti animali che si rinvengono nei siti archeologici per formulare considerazioni relative al processo di incorporazione culturale degli stessi animali e per ricostruire alcuni aspetti socio-economici delle comunità del passato, come l’organizzazione e la struttura delle attività agricole e di allevamento, le attività di caccia, di pesca e tutte le attività in cui hanno avuto un ruolo anche gli animali.Il convegno si articolerà in diverse sessioni di metodologia, cronologiche (Paleolitico e Mesolitico, Neolitico, Età dei Metalli, Età Classica, Età Medievale e Post-Medievale) e tematiche (“Il lupo e il cane: importanza e ruolo dei canidi presso le comunità antiche”; “L’utilizzazione dei volatili nell’antichità”), con contributi sulle strategie di caccia dal Pleistocene all’Olocene, sullo studio dei micromammiferi come indicatori dell’ambiente naturale, sulla ricostruzione delle economie di produzione animale e delle abitudini alimentari nella corso della Preistoria e delle epoche Storiche, sulle tecniche di macellazione e lavorazione delle materie di origine animale per la produzione di oggetti e utensili, sui processi di sviluppo e miglioramento delle razze nelle pratiche di allevamento, sull’impiego degli animali nei riti e sacrifici e sul ruolo dei volatili nelle economie delle comunità antiche.Il programma (dettagli in allegato) prevede anche visite al CEDAD – CEntro di DAtazione e Diagnostica (presso la Cittadella della Ricerca a Mesagne, 12 novembre) e alla mostra “Artigiani dell’osso, avorio e palco. Ornamenti, utensili e giochi dalla Preistoria al Medioevo” presso il MUSA – Museo Storico-Archeologico dell’Università del Salento (13 novembre). L’Associazione Nazionale di ArcheoZoologia è il principale punto di riferimento italiano dei ricercatori e studiosi che si occupano di questa disciplina. Assieme ai precedenti convegni (Rovigo 1993, Asti 1997, Siracusa 2000, Pordenone 2003, Rovereto 2006, Parco dell’Orecchiella 2009, Ferrara 2012), quello di Lecce rappresenta un momento d’incontro tra studiosi di provata esperienza e di diversa formazione e giovani ricercatori che testimoniano il forte interesse verso l’Archeozoologia. Lecce è stata scelta anche in relazione alle celebrazioni per i 60 anni dell’Università del Salento, uno dei pochi Atenei italiani a vantare l’istituzione del corso di insegnamento di Archeozoologia.
La redazione