Quando l’eros è spento è come se si mangiasse un cibo avariato, sentiamo in bocca il sapore acido, ma, continuiamo, per “abitudine”
L’esperto pedagogista dott.Luigi Persano risponde :
Carissimo dottore il mio ragazzo mi dice che mi ama ma non vuole consolidare la nostra unione. Come donna mi sento una fallita, vorrei avere una famiglia e un bambino tutto nostro. Lui non prende una decisione e mi fa vivere malissimo.
Risposta: E’ piuttosto l’incapacità di amare che priva l’uomo delle sue possibilità. Questo mondo è vuoto solo per colui che non sa dirigere la sua libido sulle cose e sugli uomini, e conferir loro a suo talento vita e bellezza. Ciò che dunque ci costringe a creare, traendolo da noi stessi, un surrogato, non è una carenza esterna di oggetti, ma la nostra incapacità di abbracciare con amore una cosa che stia al di fuori di noi.
La resistenza contro l’amore genera l’incapacità all’amore, oppure tal incapacità può operare come resistenza.» (C.G.Jung – Simboli della Trasformazione, Ed.Bollati Boringhieri, p.175)
Oggi gli uomini sono confusi, poiché se da un lato le donne sono sempre più aggressive e li vorrebbero tutti “ero boy”, dall’altro lato le donne si lamentano che gli uomini sono troppo “deboli”; l’uomo non sa come comportarsi. Tengo a precisare, cara lettrice, che, l’uomo ideale non esiste, così pure la donna, sono solo degli ideali quindi non ci sono nella realtà. Infatti, l’ideale è frutto delle sue fantasie, dei suoi sogni e dei suoi desideri, che lei, ha come specifica nella lettera. Ma per rimanere ideale deve restare nel mistero, non si può materializzare in un essere umano. L’uomo ideale non si sposa ed anche la donna. Oscar Wilde in uno dei suoi aforismi scrive: “Non esiste il marito ideale. Il marito ideale resta celibe.” L’uomo dovrebbe recuperare la propria identità e non cadere vittima di quello che vuole la donna. E’ necessario che le donne iniziano ad amare per quello che egli è con i suoi pregi e i suoi difetti. Ritornare ad essere maschio come persona sicura di sé, dimostrando anche gli aspetti emotivi e sensibili della propria anima. L’uomo non dovrebbe ricoprire ruoli stereotipati, ma deve essere se stesso unire il mistero alla capacità di aprirsi al dialogo con la sua partner.
La vera determinazione e disinibizione è quella di essere come si è, a prescindere dalle richieste sociali. L’uomo dovrebbe essere in sintonia con i propri desideri e bisogni, il tesoro nascosto dovrebbero renderlo cosciente. Parafrasando Jung: “Si fa di tutto, anche le cose più strane, pur di sfuggire alla propria anima.” Sembra che l’uomo moderno abbia perso questo contatto con la propria anima. L’amore è sempre fatto di dolcezze, tenerezza, di partecipazione, di intimità e confidenza. Nn avere una comunicazione confidenziale non aiuta la coppia. Se ci sono delle cose che non si dicono, come nel suo caso, o si dicono e l’altro non le ascolta e lei le accetta per il quieto vivere o per paura di perderlo, queste parole” non dette” creano dei conflitti mettendo a rischio il rapporto.
“Le parole d’amore che non ho detto nella mia anima mi bruciano e mi flagellano” (K. Belmonte)
Quando noi tratteniamo le cose tratteniamo anche una parte di energia interiore che andava diretta verso l’esterno e la dirigiamo verso l’interno facendoci sentire a disagio. E’ un limite non manifestare le nostre vere necessità per paura di rompere gli equilibri preesistenti. Ci sono dei momenti, in cui dobbiamo trovare il coraggio di esprimerne al nostro partner ciò che sentiamo realmente, anche a rischio di fare degli sbagli. Se non ci comportassimo così, vivremmo una relazione sofferta ed artificiale come mi sembra la sua. Dovrebbe saper ascoltare la sua l’anima, quando in una coppia il malumore, le parole non dette e l’abitudine diventano protagonisti assoluti; quando l’eros è spento è come se si mangiasse un cibo avariato, sentiamo in bocca il sapore acido, ma, continuiamo, per “abitudine”
Luigi Persano, Pedagogista, Mediatore familiare.